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La biodiversità è un principio generale dell’agricoltura biologica secondo il quale, ogni organismo vivente deve essere tenuto in considerazione: dal più piccolo microrganismo che vive nel terreno al più maestoso albero. Per questa ragione, ogni anello della catena di produzione dei prodotti biologici è studiato per mantenere o incrementare la diversità delle piante e degli animali. Pratiche che contribuiscono ad un alto livello di biodiversità sono ancora una volta il risultato di buone pratiche dell’agricoltura biologica, nonché della regolamentazione europea sull’agricoltura biologica.

Quando il termine biodiversità è usato in agricoltura biologica, non vuole significare soltanto che più animali o piante sono allevati e coltivate, ma che, più piante e animali originari di una particolare area, crescono e vivono in modo naturale. Particolare attenzione è data dalla conservazione delle specie animali e vegetali in via di estinzione.
Benefici

Molte pratiche che aumentano la produttività nell’agricoltura biologica hanno il secondario effetto naturale di incrementare la vita delle piante e degli animali, o di mantenere la naturale biodiversità. Per esempio:

Usare i concimi animali incrementa la concentrazione dei microrganismi, lombrichi, ragni e coleotteri nel terreno
Usare la rotazione delle culture con un’appropriata scelta delle varietà per competere con le erbe infestanti e resistere alle malattie, rafforzare le piante coltivate e sfavorire quelle non desiderate.
Una frequente rotazione delle colture porta alla crescita di una più ampia varietà di colture primarie, ortaggi e foraggi
Preferire varietà locali di piante e razze autoctone di animali porta a mantenere la diversità naturale di differenti aree
Introdurre nemici naturali dei parassiti e delle infestanti, piuttosto che usare fitofarmaci, aiuta ad incrementare la vita animale.
Ulteriori pratiche

Gli agricoltori biologici adottano anche altre pratiche che possono non essere contenute in nessuna regolamentazione, ma che tuttavia aiutano a mantenere il naturale equilibrio e la biodiversità sia all’interno che all’esterno dell’azienda agricola. Queste includono:

Piantare siepi ed alberi,
Conservare prati stabili,
Mantenere i naturali corsi d’acqua,
Proteggere gli alberi e la vegetazione autoctona,

la restrizione nell’uso di fertilizzanti, erbicidi, pesticidi e altri prodotti sintetici che possono evitare la potenziale contaminazione di corsi d’acqua e quindi gli effetti negativi quali l’inquinamento dell’ambiente acquatico. Queste restrizioni evitano anche la potenziale conseguenza di bioaccumulazione, dove un alto livello di predatori, come i rapaci, possono morire a causa del consumo di dosi tossiche di quei prodotti chimici che sono cresciuti in quantità negli anelli della catena trofica.

(Fonte CE)